West Nile, anche nel territorio di Modena sale il livello di prevenzione

Accertati altri tre casi. Al via trattamenti adulticidi settimanali nelle aree verdi di ospedali e strutture socio-assistenziali e in occasione di manifestazioni serali

Nei giorni scorsi sono stati accertati tre nuovi casi di infezione da West Nile virus, relativi a cittadini anziani residenti in diversi comuni della provincia di Modena (Castelfranco, Bomporto e Modena). I soggetti hanno sviluppato forme neuroinvasive a seguito dell’infezione e sono tutti ricoverati presso il Policlinico di Modena.

Dall’inizio dell’anno sono 16 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone della provincia, la metà dei quali riscontrati da venerdì scorso a domenica, che motivano l’innalzamento del livello di rischio come comunicato dalla Regione nelle scorse ore. La misura riguarda anche i Comuni afferenti alle Azienda USL di Bologna e Reggio Emilia a seguito dell’incremento dei casi e della circolazione virale di elevata intensità del virus West Nile.

Come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi 2024, questo innalzamento richiede una serie di azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione, oltre a quelle già previste e attivate nelle scorse settimane.

Riguardo agli interventi straordinari previsti, già domani il presidente della Provincia Fabio Braglia ha convocato tutti i sindaci dei Comuni per condividere assieme le nuove azioni di prevenzione ed eventuali strategie sinergiche.

Disinfestazioni in strutture socio-assistenziali e ospedali

Si chiede ai Comuni situati nelle zone di pianura e/o in quelle pedecollinari e collinari di porre particolare attenzione ai luoghi dove si concentrano le persone più a rischio, quali ad esempio strutture socio-assistenziali e ospedali. Si chiede pertanto che in queste strutture, sia pubbliche che private, qualora siano dotate di spazi verdi circostanti fruibili dagli utenti, vengano effettuati trattamenti disinfestanti adulticidi con cadenza settimanale fino al 30 settembre.

Il piano regionale Arbovirosi precisa che non è considerato opportuno intervenire con trattamenti adulticidi nelle aree cortilive delle Scuole Primarie, dell’Infanzia e degli Asili nido in quanto le zanzare Culex spp., vettori di questo virus, volano in cerca del pasto di sangue prevalentemente in orari serali/notturni, quando le scuole sono deserte. Inoltre, i bambini hanno un rischio modesto di contrarre la malattia, mentre sono particolarmente sensibili all’esposizione ai prodotti chimici impiegati, con un maggior rischio di insorgenza di manifestazioni allergiche e asmatiche.

Comuni e privati cittadini: proseguire la lotta antilarvale

Lo stesso piano regionale Arbovirosi raccomanda a tutti i Comuni emiliano-romagnoli, tra le altre cose, di continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale di competenza attuando turni di distribuzione dei larvicidi ogni 15 giorni fino al 30 settembre; intensificare le attività di controllo e sostegno alle attività effettuate dai privati; effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto; garantire un’adeguata manutenzione dei parchi pubblici con particolare attenzione alla rimozione dei potenziali focolai larvali eliminabili e al trattamento di quelli non eliminabili.

Potenziare la comunicazione

Dovranno inoltre essere potenziati gli interventi comunicativi incentrati sull’opportunità di proteggersi da punture delle zanzare Culex, vettori del virus West Nile, sia per il tramite dei professionisti della sanità, sia attraverso altri canali quali ad esempio i Comuni stessi, i gestori di oasi naturalistiche, associazioni di volontariato naturalistiche e sportive, ecc.

Tutti i materiali sono facilmente reperibili sul sito Ausl e sui portali regionali:

Il video informativo, diffuso tramite i social network e i monitor aziendali, è reperibile sul sito https://regioneer.it/video-campagna-zanzare-spuntiamola

Raccomandazioni alla popolazione

Si raccomanda alla popolazione di proteggersi dalle punture, in particolare di sera e di notte quando è attiva la zanzara comune, applicando repellenti cutanei e adottando gli opportuni accorgimenti in casa utilizzando zampironi, elettroemanatori, zanzariere.

Infine, alle zanzare basta pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi ed è quindi necessario eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua e usare periodicamente i prodotti larvicidi.

Il virus West Nile

Si ricorda, infine, che il virus West Nile è endemico, ovvero presente in maniera stabile, nella nostra regione e in quelle del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.). L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone. A differenza dei protocolli in essere per quanto riguarda i casi di Dengue e altri virus trasmissibili dalle zanzare, in questo caso non sono previste disinfestazioni nell’area di residenza del paziente in quanto il virus non è trasmissibile.

Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti.

[12 agosto 2024]

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