L’assistenza sanitaria transfrontaliera è prevista dall’Unione europea per garantire a tutti i cittadini il diritto alla libera scelta del luogo di cura in qualsiasi paese dell’Unione Europea.
E’ disciplinata dalla direttiva comunitaria 2011/24/UE, recepita a livello nazionale con il decreto legislativo n. 38/2014 e dalla Regione Emilia-Romagna con legge regionale n. 9 del 2015.
Le prestazioni che rientrano nel campo di applicazione della Direttiva in questione, sono quelle previste nei LEA – livelli essenziali di assistenza approvati nel 2017 e vigenti in Italia.
Sono escluse: l’assistenza di lunga durata, l’assegnazione e l’accesso agli organi per i trapianti e i programmi pubblici di vaccinazione contro le malattie contagiose.
Il cittadino residente e assistito dall’Ausl di Modena che intende beneficiare dell’assistenza sanitaria transfrontaliera e del conseguente rimborso, deve presentare l’apposita richiesta di autorizzazione preventiva. La mancata presentazione dell’autorizzazione preventiva esclude la possibilità di essere rimborsati.
L’assistito è tenuto ad anticipare i costi della prestazione sanitaria e richiedere il successivo rimborso all’Ausl.
Per il rimborso vengono applicate le tariffe regionali vigenti sulle specifiche prestazioni, al netto dell’eventuale compartecipazione della spesa (ticket) se dovuta. Il rimborso, quindi, non potrà superare il costo effettivo della
prestazione ricevuta.
Approfondimenti
- Ulteriori indicazioni sull’assistenza sanitaria all’estero, sono disponibili sulla guida interattiva “Se parto per …” del Ministero della Salute.
- La guida riporta informazioni sul diritto o meno all’assistenza sanitaria durante un soggiorno o la residenza in un qualsiasi Paese del mondo.