L’acqua è il costituente principale del nostro corpo. La sua presenza è fondamentale per lo svolgimento di processi fisiologici e reazioni biochimiche che avvengono nell’organismo. Inoltre, è indispensabile per la digestione, l’assorbimento, il trasporto e l’utilizzazione dei nutrienti, oltre che per l’eliminazione delle scorie metaboliche. Avere una buona idratazione mantiene anche la funzionalità degli apparati cardiovascolare, osteoarticolare, gastrointestinale, respiratorio, renale e della pelle, rappresentando quindi un fattore di prevenzione per le malattie ad essi correlate. Infine, è essenziale nel processo di termoregolazione e per il mantenimento del PH.
Per questi motivi, mantenere un giusto bilancio idrico è importantissimo per conservare un buono stato di salute nel breve e nel lungo termine. E’ necessario prestare particolare attenzione ai livelli di idratazione in alcune categorie di persone, ad esempio per aumentate richieste (atleti, donne in gravidanza/allattamento, soggetti esposti a temperature elevate…) oppure per diminuzione della sensazione di sete o difficoltà nel comunicarla (anziani, bambini…). La raccomandazione per un adulto sano è di bere circa 2-2,5 L di acqua al giorno, frequentemente e in piccole quantità. Si ricorda inoltre che il fabbisogno idrico varia a seconda dell’età, del sesso, dell’attività fisica, del clima e di alcune condizioni fisiologiche, come gravidanza e allattamento.
Le principali fonti di acqua sono costituite da acqua di rete o in bottiglia, bevande, frutta e verdura, latte, brodo ecc. L’acqua tal quale rimane sempre l’opzione preferibile per idratarsi, in quanto non fornisce energia, zuccheri, caffeina o altre sostanze.
Si ricorda che non è vero che l’acqua debba essere assunta fuori dai pasti: una quantità di acqua adeguata (circa 2 bicchieri) ai pasti favorisce la digestione e l’assorbimento degli alimenti e assumerne in quantità maggiori, semplicemente, allunga di poco i tempi di digestione. Inoltre, l’indicazione a bere uno o due bicchieri di acqua (calda o fredda, con o senza aggiunta di limone) a digiuno per purificare l’organismo, non è basata su evidenze scientifiche; può contribuire a raggiungere il fabbisogno idrico quotidiano, ma oltre a questo non serve a nulla.
L’acqua rappresenta anche una fonte di sali minerali, svolgendo quindi anche un ruolo importante per la copertura di specifici fabbisogni. Le acque di rete o imbottigliate contengono sali minerali in concentrazioni differenti a seconda della zona di provenienza dell’acqua, pur rimanendo entrambe ugualmente sicure e garantite per legge. Le acque imbottigliate hanno comunque un maggiore impatto ambientale rispetto all’acqua di rete, non solo per il confezionamento, ma anche per il trasporto.
Alcuni componenti dell’acqua possono dare dei vantaggi, come il calcio, mentre altri è bene che siano presenti in basse concentrazioni, come nitrati/nitriti e metalli pesanti. Le acque ricche in calcio possono essere utili per raggiungere il fabbisogno consigliato ad esempio in soggetti che non assumono latticini oppure in caso di aumentato fabbisogno, come ad esempio in menopausa. Inoltre, l’acqua ricca in calcio non rappresenta un fattore di rischio per la formazione di calcoli renali, ma anzi ne previene la comparsa. La quantità di metalli pesanti e nitrati/nitriti è costantemente tenuta sotto controllo, in quanto valori sopra i limiti massimi consentiti possono rappresentare un rischio per la salute; in tal caso ne viene vietato l’uso e la commercializzazione.
Infine, l’acqua non rappresenta una fonte importante di sodio, per cui la scelta di acque povere di sodio non è giustificata da ragioni di salute.