Ospedale di Carpi
Prelievo di organi da donatore a cuore battente, il secondo di questo tipo nel 2023. Barbara Ferrari, coordinatrice del procurement locale: “Un sentito ringraziamento alla famiglia, che non ha esitato a dare seguito alla volontà chiara e precisa della donna, espressa già 40 anni fa con l’iscrizione all’AIDO”
Dona gli organi e salva una vita: è l’ultimo atto di generosità di una donna carpigiana di 81 anni, deceduta nei giorni scorsi all’Ospedale Ramazzini di Carpi. Grazie al consenso dei famigliari e al tempestivo intervento dell’équipe del procurement dell’Azienda USL di Modena, è stato possibile eseguire il prelievo di fegato e reni, che hanno subito preso la via per i trapianti, avvenuti di lì a poche ore a Verona, con una procedura d’urgenza salva vita, e a Bologna. L’intera operazione di prelievo, coordinata dal Centro Regionale Trapianti dell’Emilia-Romagna, è durata circa 6 ore. Si tratta del secondo prelievo di organi da donatore a cuore battente eseguito al Ramazzini quest’anno, dopo quello del primo maggio scorso.
La donna, ricoverata in gravi condizioni presso il reparto di Rianimazione diretto dal dottor Alessandro Pignatti, è andata incontro a un progressivo peggioramento delle condizioni neurologiche con il riscontro di un quadro clinico di morte cerebrale. Avvisata la referente del procurement, ha avuto inizio l’iter preparatorio al prelievo, con la collaborazione tra l’équipe anestesiologica, lo staff di sala operatoria e il Laboratorio che ha eseguito tutti gli esami necessari a decretare l’idoneità alla donazione.
(Nella foto: l’équipe, da sinistra Rodica Turcu, Barbara Ferrari, Manuela Sabattini e Gianluca Coco)
“Una volta accertato il decesso con criteri neurologici – spiegano Enrica Becchi e Barbara Ferrari, rispettivamente responsabile medica e coordinatrice infermieristica dell’attività di procurement aziendale – abbiamo chiesto l’autorizzazione alla donazione dalla famiglia, che ha subito acconsentito dando così seguito a una volontà chiara e precisa della loro cara, espressa già 40 anni fa con l’iscrizione all’AIDO, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi. Una testimonianza d’amore per la vita e un esempio per tutti, di cui siamo estremamente grati. Abbiamo agito subito, avviando tutti gli esami necessari alla valutazione d’idoneità alla donazione, per consentire ad altre persone di giovare di questo gesto di altruismo incondizionato. La persona che ha ricevuto il fegato, in particolare, aveva necessità urgente di un trapianto, un intervento che può salvargli la vita”.
[12 agosto 2023]