Nei giorni scorsi le prime operazioni per la sostituzione della strumentazione di diagnostica pesante all’interno del reparto di Radiologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca, diretto dalla dottoressa Francesca Nasi. Un investimento da circa 1 milione e 400mila euro
Sono iniziate nei giorni scorsi le operazioni di sostituzione della Risonanza Magnetica dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. I lavori, della durata prevista di circa 3 mesi, consentiranno di dotare la Radiologia mirandolese, diretta dalla dottoressa Francesca Nasi, di una nuova strumentazione di diagnostica pesante, più performante, comprensiva di software di ultima generazione.
L’importante aggiornamento tecnologico è frutto di un corposo investimento da 1 milione e 400mila euro, comprensivo di macchinario e lavori, interamente coperto da fondi PNRR.
Giovedì scorso le prime operazioni di “spegnimento” della Risonanza magnetica finora in uso, con la fuoriuscita controllata di elio dal macchinario, che nei prossimi giorni sarà disinstallato e rimosso.
Per consentire il mantenimento di parte dell’attività di Radiologia e Neuroradiologia sono state predisposte sedute programmate presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi, con l’impiego di personale della Radiologia di Mirandola.
La Risonanza magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini che si basa sull’applicazione di un campo magnetico e di onde di radiofrequenza, emesse da un’apparecchiatura appositamente dedicata, ad un distretto corporeo da esaminare e studiare.
Lo staff di Radiologia del Santa Maria Bianca con, a destra, la dottoressa Francesca Nasi
A differenza di altre tecniche radiologiche, la Risonanza Magnetica non si basa sull’impiego di radiazioni ionizzanti, ma allo stesso tempo consente di ottenere immagini di ottima qualità, e tridimensionali, utilissime per la diagnosi di patologie di varia origine.
[27 luglio 2024]