Il confronto sui dati più recenti mostra un recupero sulla maggior parte delle discipline. Preoccupa nelle ultime settimane la ripresa delle infezioni COVID, anche tra i professionisti.
Anche a Modena vi è stato un rientro nei tempi di attesa previsti dalle normative in quasi tutte le branche specialistiche. È ciò che si rileva a partire dai dati relativi al mese di settembre 2022 in cui complessivamente l’indice di performance dei tempi di attesa si è attestato intorno all’85% contro il 74% di settembre 2021.
Questo in virtù del piano di recupero delle performance che vede impegnata l’AUSL, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. e il privato accreditato. Permane, tuttavia, la significativa carenza di medici specialisti, non solo nelle branche oggetto di monitoraggio (dermatologia, fisiatria, oculistica, ginecologia, pronto soccorso, anestesisti, pneumologia, gastroenterologia). La ripresa delle infezioni COVID anche fra i professionisti sanitari è un’ulteriore variabile che sta condizionando l’offerta di prestazioni di specialistica ambulatoriale, in particolare negli ultimi giorni.
I dati
Le prestazioni erogate complessivamente in provincia di Modena (banca dati RER ASA) nei primi 8 mesi 2022 contro lo stesso periodo del 2021 risultano in incremento (+6%, per un totale di oltre 7.200.000 prestazioni).
Per le visite, vi è un aumento del 7%, che riguarda sia i primi accessi che i controlli (totale 517.000 visite erogate). La diagnostica mostra complessivamente un trend analogo (+3%, con un totale di circa 664.000 prestazioni erogate), con l’eccezione di TAC e RM che registrano nel 2022 rispettivamente un +10% e un +14%, a testimonianza degli sforzi messi in campo dalle aziende sanitarie modenesi e dall’Ospedale di Sassuolo, in collaborazione con il privato accreditato, per ampliare l’offerta ai cittadini di diagnostica pesante, prestazioni che richiedono un grosso sforzo organizzativo e impegno di risorse. Rilevante è anche l’incremento delle prestazioni di laboratorio erogate che sono in totale quasi 5.700.000 con un aumento del 6%, pari a oltre 318.000 prestazioni, rispetto all’anno 2021.
Parallelamente, l’andamento della domanda, misurato attraverso l’analisi delle prescrizioni dematerializzate effettuate in provincia di Modena nei primi 8 mesi 2022 confrontate con i primi 8 mesi del 2021, rileva un aumento +4%: nello specifico le richieste di visite aumentano del 5%; per la diagnostica, gli aumenti maggiori riguardano TAC (+6%), RM (+10%), prestazioni di medicina nucleare (PET e scintigrafie) con +13%. Si segnala inoltre un aumento di prescrizioni di prestazioni di laboratorio +3%.
Urgenze garantite e comunicazione tra medici di famiglia e specialisti
A supporto degli sforzi per incrementare l’offerta prosegue l’aggiornamento periodico del Catalogo interaziendale delle prestazioni richiedibili in urgenza, strumento a disposizione dei Medici di medicina generale per la gestione di problematiche che necessitano di indagini in tempi brevi. Il catalogo definisce criteri clinici e percorsi di accesso a visite ed esami condivisi a livello provinciale tra tutti i professionisti coinvolti nella presa in carico di ciascuna urgenza, con l’obiettivo di favorire l’appropriatezza clinica e organizzativa e migliorare la tempestività di risposta ai bisogni di salute del cittadino.
Un ulteriore strumento che favorisce la comunicazione tra professionisti è il progetto “Specialista on call”, utilizzabile dai MMG che necessitano di un confronto con uno specialista per approfondire problematiche cliniche e percorsi di cura appropriati, riducendo quanto più possibile il ricorso a prestazioni in presenza.
Infine, le Aziende sanitarie modenesi stanno aggiornando gli applicativi sanitari di prescrizione per agevolare informaticamente la richiesta di visite ed esami in attuazione dei criteri di appropriatezza clinica in corso di condivisione a livello regionale.
[12 ottobre 2022]