La rete Wound Care dell’Azienda USL di Modena
In ospedale, a domicilio o nelle strutture territoriali, agiscono in supporto ai colleghi per trattare ulcere cutanee o lesioni da pressione, particolarmente invalidanti e di difficile gestione per i caregiver
Una lesione cutanea che non risponde ai trattamenti è fonte di grande sofferenza per il paziente, ma anche di grande disagio per i caregiver che non hanno gli strumenti per alleviare il dolore, senza considerare il notevole impatto che comporta a livello economico e sanitario.
È in questo contesto che si inserisce l’attività della rete “wound care” dell’Azienda USL di Modena, un team di infermieri appositamente formati nel trattamento delle lesioni difficili, ovvero ulcere cutanee e lesioni da pressione, che secondo le ultime stime interessano in Italia più di due milioni di persone. Un fenomeno in crescita, anche per effetto dell’invecchiamento della popolazione, che necessita di un intervento specialistico, in un’ottica multidisciplinare e trasversale ai vari contesti assistenziali.
La “squadra” della rete wound care è formata, appunto, da infermieri che quotidianamente operano in diversi servizi, in integrazione con farmacisti, medici di medicina generale e specialisti, sia in ospedale che sul territorio, e che, su specifica richiesta dei sanitari che hanno in carico il paziente con ferita difficile, si attivano per portare le loro conoscenze ed esperienze a supporto del trattamento e della cura, ma anche per fornire informazioni utili per la prevenzione del fenomeno.
La rete collabora con l’équipe che ha in cura l’assistito e con gli altri professionisti coinvolti (come ad esempio chirurgo vascolare, diabetologo, infettivologo, dermatologo, podologo, fisioterapista), allo scopo di ottimizzare la cura, aumentando la probabilità di guarigione o, in alternativa, migliorando la qualità di vita dell’assistito, con evidente beneficio anche per i caregiver.
Nel corso del 2022 sono state 334 le richieste di consulenza alla rete wound care, che hanno determinato 594 accessi in tutti i contesti assistenziali, come l’ospedale, il domicilio del paziente, l’Ospedale di Comunità e le strutture del privato accreditato.
“Si tratta di un gruppo di professionisti con competenze specifiche e avanzate – spiega la coordinatrice della rete Mary Guerzoni – che, a seguito di formazione e aggiornamento costante, intervengono nell’ambito delle lesioni cutanee croniche o delle ferite difficili, partendo dalla prevenzione fino alla scelta di interventi di trattamento più avanzati, considerando tutti gli aspetti assistenziali e ponendo attenzione al rapporto costo-efficacia, seguendo le indicazioni basate sull’evidenza scientifica. Tra gli obiettivi specifici del gruppo, hanno notevole importanza lo sviluppo e la diffusione di nuove conoscenze e competenze, attraverso l’attività di ricerca e di formazione rivolta agli operatori sanitari, nonché l’ottimizzazione e la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse sanitarie, una realtà, dunque, di primaria importanza nel rapporto di continuità assistenziale tra i diversi servizi dell’Azienda, il tutto finalizzato al miglioramento della qualità della vita dei cittadini più fragili”.
[1 settembre 2023]