La donazione alla Medicina Riabilitativa del Ramazzini
Il cicloergometro rileva parametri vitali durante l’attività e consente di registrare programmi personalizzati, per un recupero post-intervento su misura. La Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari e il Direttore sanitario del Ramazzini Francesco Casulli: “Da anni l’associazione è al nostro fianco supportando la sanità locale con generosità e abnegazione, un rapporto stretto di cui siamo grati”
È stato consegnato nei giorni scorsi un nuovo cicloergometro alla Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Ramazzini, donato da A.L.I.C.E. Carpi Odv, che andrà a potenziare la dotazione strumentale a disposizione dei professionisti sanitari per la riabilitazione dei pazienti neurologici e ortopedici.
Alla cerimonia di consegna era presente una delegazione dell’associazione con a capo il Presidente Maurizio Calestrini, insieme a parte dell’équipe della Medicina Riabilitativa di Carpi, diretta dal facente funzione Fabio Gilioli, e alla Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari.
Grazie a questa donazione, gli operatori della Medicina Riabilitativa di Carpi coordinati da Veronica Zanni possono ora contare su due cicloergometri, uno per ciascuna palestra presente al Ramazzini. Nello specifico si tratta di una cyclette hi-tech, specifica per l’ambito sanitario, che consente di rilevare i parametri vitali durante l’attività e soprattutto di registrare programmi personalizzati, strutturando allenamenti di recupero post-intervento su misura.
“Siamo profondamente grati all’associazione – affermano la Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari e il Direttore sanitario del Ramazzini Francesco Casulli –: un rapporto stretto, fatto di generosità e abnegazione, lega A.L.I.C.E. Carpi Odv alla sanità locale da parecchio tempo, come testimoniano le numerose donazioni fatte negli anni passati e l’impegno costante al fianco di pazienti e famigliari e in supporto ai professionisti. Il cicloergometro donato ne è l’esempio plastico, un ausilio che andrà a vantaggio non solo delle persone colpite da ictus ma anche di quanti avranno necessità di un programma di riabilitazione per casistiche di natura ortopedica”.
[10 marzo 2023]