Grande partecipazione e interesse per il corso di formazione per giornalisti organizzato il 4 luglio da Azienda USL di Modena con Regione Emilia-Romagna e Ordine regionale giornalisti in collaborazione con Associazione Stampa Modenese. Il corso rientra nel Piano regionale della prevenzione 2021-2025
La complessità del mondo giovanile oggi, gli effetti della pandemia di Covid-19 sui giovani, l’importanza del contesto relazionale in cui vivono i ragazzi per capirne le dinamiche: questi gli elementi su cui si è focalizzato il corso di formazione professionale per i giornalisti ‘Giovani, si fa presto a dire ‘disagio’ che si è tenuto la mattina del 4 luglio nel Palazzo Europa organizzato da Azienda USL di Modena con Regione Emilia-Romagna, Ordine regionale dei giornalisti e in collaborazione con Associazione Stampa Modenese.
Il corso rientra nel Piano regionale della prevenzione 2021-2025 che prevede, tra le varie azioni, l’informazione e sensibilizzazione dei giornalisti sui temi che riguardano la promozione della salute e la prevenzione. Il tema del Prp scelto da Ausl Modena è stato il PL12 ‘Infanzia e adolescenza in condizione di vulnerabilità’, un tema che ha riscosso molto interesse e partecipazione.
Il corso ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, della direttrice del settore Psicologia clinica e di comunità Giorgia Pifferi, la psicologa e psicoterapeuta del Centro adolescenza di Ausl Modena Rosalba di Biase, i giornalisti professionisti Lorenzo Sani, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e Mattia Motta segretario aggiunto della Federazione nazionale della stampa.
Il seminario è stato introdotto dalla Direttrice generale di Ausl Modena Anna Maria Petrini: “Siamo molto contenti di questa iniziativa perché ci consente di costruire uno spazio in cui poter dialogare in modo aperto su diversi temi della nostra attività e che toccano la salute delle persone – ha spiegato Petrini – questo corso organizzato a livello regionale all’interno del Piano Regionale della Prevenzione per noi ha un significato ancora più importante perchè la promozione della salute rappresenta la nostra prima missione, che è quella di prevenire i problemi come già nel 1700 sosteneva Bernardo Ramazzini, nostro concittadino di Carpi”.