Il personale infermieristico, appositamente formato, si occuperà anche di incontri di coordinamento per la condivisione delle informazioni col servizio sociale e avvierà azioni proattive per la prevenzione dei rischi e sui corretti stili di vita
Un punto di riferimento per un’assistenza sempre più proattiva e vicina al paziente. È stato inaugurato ieri mattina, mercoledì 29 marzo, il Punto di Infermieristica di Comuntà presso la Casa della Comunità di Guiglia in via Repubblica 30/B. Il servizio – in corso di attivazione in tutti i distretti sanitari della provincia – prevede un’accoglienza e la presa in carico del paziente da personale infermieristico appositamente formato, in stretta sinergia coi professionisti della rete assistenziale del territorio, a partire dai Medici di Medicina generale. L’obiettivo è di migliorare e avvicinare il percorso di cura alla popolazione di riferimento, con un’attenzione particolare ai cittadini più fragili e cronici. Saranno inoltre programmati incontri di coordinamento con il servizio sociale per la condivisione delle informazioni e si metteranno in atto azioni proattive per la valutazione e prevenzione dei rischi dovuti a familiarità con alcune patologie e per promuovere corretti stili di vita.
La nuova figura dell’infermiere di comunità è stata inserita a pieno titolo nel panorama della sanità locale attraverso il Decreto ministeriale n. 77/2022 che ridefinisce l’assistenza territoriale.
Durante la presentazione del servizio la direzione e i professionisti dell’Azienda USL di Modena, insieme all’amministrazione comunale di Guiglia, hanno raccontato il funzionamento e il valore aggiunto del nuovo Punto di infermieristica. Presenti la Presidente dell’Unione Terre di Castelli, Emilia Muratori; la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini; la Direttrice del Distretto sanitario di Vignola, Federica Casoni; la Responsabile dell’Assistenza Territoriale Ausl di Modena, Imma Cacciapuoti; Elisa Reggianini della Direzione Assistenziale Ospedale e Distretto sanitario di Vignola; la Responsabile delle Case della Comunità del Distretto sanitario di Vignola, Marcella Nicolini; la Coordinatrice delle Case della Comunità dell’Area montana, Samanta Gandolfi. Con loro le infermiere di comunità, Morena Nobili e Ida Venturelli.
“Il Punto di Infermieristica di Comunità è un ulteriore tassello assistenziale a disposizione della comunità per assicurare ad essa un servizio sanitario sempre più di prossimità – afferma la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena, Anna Maria Petrini -. Nel caso di Guiglia, e in generale nell’area montana, avere figure che possano fungere da collegamento tra i pazienti più fragili, i Medici di Medicina generale e gli altri professionisti sanitari è un valore aggiunto per un territorio dove non è sempre facile spostarsi e dove un consulto immediato può rivelarsi decisivo”.
“L’Infermiere di comunità farà rete con i professionisti della sanità, in primis i Medici di Medicina generale, enti e istituzioni, farmacie e associazioni, lavorando in stretto raccordo con gli stessi – sottolinea Imma Cacciapuoti, Responsabile Assistenziale Territoriale Ausl di Modena -. Questa figura si occupa di interventi di prevenzione, rivolti a tutte le fasce di età, sui corretti stili di vita e la presa in carico della cronicità e fragilità”.
“L’introduzione dell’infermiere di comunità darà ai cittadini residenti nel territorio di Guiglia l’opportunità di avere una figura di riferimento che fungerà da collegamento tra le famiglie, i Medici di Medicina generale ed i servizi presenti al fine di assicurare un’adeguata assistenza – aggiunge Elisa Reggianini della Direzione Assistenziale Ospedale e Distretto sanitario di Vignola -. L’infermiere, agendo sia in autonomia che in collaborazione con i professionisti presenti nella comunità, potrà effettuare la presa in carico dei pazienti/utenti in base ai diversi livelli di complessità”.
[30 marzo 2023]