Distretto di Pavullo, assistenza domiciliare sempre più forte sul territorio

Sono quasi 1400 i pazienti seguiti dal servizio. In aumento anche la presa in carico a domicilio delle cure palliative
Mercoledì 17 aprile, un incontro sul tema aperto ai cittadini presso l’Ospedale

Come sono organizzate l’assistenza e le cura palliative a domicilio nel Distretto sanitario di Pavullo?
Il tema è al centro di un incontro in programma mercoledì 17 aprile, dalle ore 14:00 alle 14:45, presso la Sala R. Rubbiani dell’ospedale di Pavullo (terzo piano, ingresso viale Martiri).

L’appuntamento è inserito nella serie di incontri dal titolo ‘45 minuti con’, che vede protagonisti i professionisti dell’Azienda USL di Modena e i vari servizi attivi sul territorio: a raccontare dell’assistenza domiciliare sarà in questo caso Barbara Fogliani accompagnata da alcuni operatori.

Nel Distretto di Pavullo la rete di assistenza presso le abitazioni dei pazienti più fragili assume ancora più importanza, viste le caratteristiche del territorio montanaro e la difficoltà per i cittadini, soprattutto i più anziani, a spostarsi e raggiungere i presidi sanitari principali.
La rete del Distretto di Pavullo ha visto negli anni un rafforzamento e una copertura di pazienti sempre maggiore: nel 2023 sono stati quasi 1400 i pazienti (1378 per l’esattezza) seguiti dall’assistenza domiciliare infermieristica, il 42% in più rispetto al 2022 quando erano stati 968 quelli in carico al servizio; mentre – sempre nel 2023 – sono stati 172 i pazienti assistiti dalle cure palliative domiciliari, anche in questo caso in crescita del 39 per cento rispetto al 2022 quando erano124.
L’assistenza domiciliare del Distretto pavullese può contare su 11 infermieri suddivisi nei vari territori montani, che si occupano anche dell’Infermieristica di Comunità. L’equipe delle cure palliative prevede quattro infermieri, uno psicologo, un medico palliativista, due medici di medicina generale con formazione specifica in cure palliative.

Fondamentale, per la riuscita dell’assistenza domiciliare, è la collaborazione della famiglia e del caregiver principale del paziente: per questo motivo gli operatori del servizio dedicano incontri specifici con i parenti per l’insegnamento e l’educazione terapeutica al fine di aiutare le persone fragili a rimanere presso il loro domicilio.

“I nostri servizi su questo territorio hanno un ruolo cruciale: l’isolamento delle persone anziane sono speso una realtà inevitabile della montagna – dichiara Barbara Fogliani, Coordinatrice Professioni sanitarie e Servizio assistenza domiciliare e Cure palliative del Distretto sanitario di Pavullo -. I nostri professionisti sono un punto di riferimento per le persone per tutti gli aspetti che riguardano la salute e la conservazione del benessere psico-fisico”.

[16 aprile 2024]

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