Difficoltà comunicative dei ragazzi, oltre 350 docenti coinvolti nel progetto ‘Kit dell’insegnante consapevole’

Il percorso formativo, promosso dalla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Sassuolo con l’Ufficio scolastico provinciale, si è sviluppato in fasi sia teoriche che pratiche Dopo gli anni difficili della pandemia, grande partecipazione delle scuole: di fronte alle difficoltà dei bambini, la ricerca di un linguaggio comune e strumenti efficaci

 

Quali sono gli strumenti che si possono mettere in campo per interagire e relazionarsi con efficacia anche quando i bambini manifestano difficoltà sia comunicative che comportamentali? È la domanda alla base del progetto “Kit dell’insegnante consapevole: strumenti per aiutare i bambini a comunicare con efficacia” promosso dal Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del Distretto di Sassuolo dell’Azienda USL di Modena, rivolto ai docenti delle scuole dell’infanzia e primaria.

Il percorso, tenutosi nei mesi scorsi, ha coinvolto 350 insegnanti nella formazione teorica e 180 in quella laboratoriale con un alto gradimento e la conseguente richiesta di una replica per il prossimo anno scolastico.
Il progetto è stato presentato questa mattina, lunedì 12 giugno, presso la sede dell’Ausl di Modena in via San Giovanni del Cantone: presenti Veronica Tomaselli, Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale (Usp) di Modena, insieme a Cristina Monzani, Responsabile dell’Ufficio integrazione dell’Usp di Modena; Federica Ronchetti, Direttrice del Distretto sanitario di  Sassuolo; Stefania Vicini, Responsabile del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza; Laura Sundas, Coordinatore facente funzione delle Professioni sanitarie del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza.

Tavolata

Il focus formativo del progetto si è concentrato su due tematiche principali: la Comunicazione aumentativa alternativa e la gestione dei comportamenti disfunzionali dei bambini mediante strategie di strutturazione dell’ambiente e strategie relazionali cognitivo comportamentali. Il target di azione è stato definito sulla base dei funzionamenti comunicativi e comportamentali che possono interessare sia bambini con diagnosi cliniche differenti (autismo, disturbo del linguaggio, disprassia, ritardo psicomotorio, disturbi esternalizzanti, ecc.), che bambini che non afferiscono ai servizi territoriali di NPIA, ma manifestano caratteristiche funzionali che beneficerebbero di tali interventi.

La formazione agli insegnanti del Distretto ceramico si è sviluppata in tre fasi: la prima di tipo teorico da remoto; la seconda pratica e laboratoriale in presenza presso il servizio di Sassuolo, rivolta ai docenti di sostegno; la terza fase con una verifica degli apprendimenti e del gradimento.

“Questo corso di formazione rivolto a
docenti della scuola dell’infanzia e primaria del Distretto Ceramico, di
concerto con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena, si è configurato come
una efficace risposta alle necessità evidenziate dalle Istituzioni scolastiche
coinvolte, per fronteggiare situazioni difficoltose a livello comunicativo e
comportamentale all’interno delle classi o sezioni – dichiara Veronica
Tomaselli, Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena -. La
struttura e la qualità del corso sono state molto apprezzate dai partecipanti,
con la richiesta di un’ulteriore edizione futura, in quanto sia la prima fase
teorica che ha visto la partecipazione di 350 docenti concentrandosi su
strumenti e metodologie comunicative e sulla gestione dei comportamenti
disfunzionali, sia l’attività laboratoriale, più specifica ed operativa, si
sono rivelate molto adeguate ad affrontare le necessità delle Istituzioni
scolastiche”.

 


“Il motore che
ha fatto partire il progetto è stato quello di fornire e condividere sia un
linguaggio comune che strumenti operativi tra professionisti sanitari della
neuropsichiatria infantile e docenti della scuola. Ciò che accomuna i diversi
operatori è affrontare e gestire quotidianamente problematiche relative a
difficoltà comunicative e comportamentali di bambini e bambine – affermano
Stefania Vicini, Responsabile del
Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza, e Laura Sundas,
Coordinatore facente funzione delle Professioni sanitarie del Servizio di
Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza -. Le diverse fasi della
formazione sono state progettate e condotte dai professionisti dell’equipe
multidisciplinare del Servizio NPIA di Sassuolo. Dopo anni difficili come
quelli che ci hanno visti coinvolti nella gestione della pandemia, tale
progetto ha portato aria di innovazione e voglia di creare percorsi sempre più
integrati tra sanità e scuola. La grande ed inaspettata partecipazione da parte
delle scuole del nostro Distretto, ci ha indicato che la strada che abbiamo
iniziato a percorrere è forse quella giusta per lavorare assieme e lavorare
meglio in un’ottica inclusiva e di integrazioni di saperi”.

[10 giugno 2023]

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