COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Bologna [27 settembre 2022]
Al via le somministrazioni del secondo richiamo in via prioritaria a over 60, fragili, operatori sanitari e residenti in strutture per anziani. Prevista la quarta dose su richiesta per tutti i cittadini dai 12 anni in su, si parte anche con la quinta per i trapiantati
Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa alle
nuove formulazioni e il via libera del ministero, arrivano le indicazioni della
Regione alle Aziende sanitarie sull’utilizzo dei vaccini a m-RNA bivalenti.
Donini: “Quarta dose fondamentale per continuare a proteggere i nostri cari,
noi stessi e tornare alla quotidianità delle nostre vite”
Bologna
– Dopo l’autorizzazione
di Ema e Aifa e il via
libera del Ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti
di vaccini a m-RNA
adattati alle ultime varianti sono disponibili per la
vaccinazione contro il Covid-19: due
le tipologie presenti, original/omicron BA.1 di Spikevax
(Moderna) e Comirnaty (Pfizer), e original/BA.4-5 di Comirnaty.
In
Emilia-Romagna
sono già state consegnate oltre
700mila dosi (717.094), pronte per essere somministrate anche
con il coinvolgimento
dei Medici di medicina generale, dopo l’accordo recentemente
siglato con la Regione.
L’assessorato
regionale alle Politiche per la salute ha già dato indicazioni alle Aziende sanitarie
su come procedere con la campagna vaccinale.
“La
vaccinazione contro il Covid-19- sottolinea l’assessore alle Politiche per la
salute, Raffaele
Donini – ha dimostrato di essere l’unica e insostituibile via
per proteggerci dal virus, ma non è il momento di abbassare la guardia. Quasi 4
milioni di cittadini in Emilia-Romagna si sono vaccinati con il ciclo primario
e terza dose, ma ora è fondamentale la quarta dose per continuare a proteggere
i nostri cari, noi stessi e tornare alla quotidianità delle nostre vite”.
I
vaccini – come specificato nella circolare congiunta di Ministero della Salute,
Agenzia Italiana del Farmaco e Istituto Superiore di Sanità inviata alle
Regioni – sono destinati alla seconda
dose di richiamo per
tutti i cittadini dai 12 anni in su che ne facciano richiesta, purché abbiano già ricevuto la prima
dose di richiamo da almeno 120 giorni.
Il
loro utilizzo, tuttavia, è prioritariamente
raccomandato per tre ‘categorie’:
> Come
secondo richiamo
(quindi quarta dose) per tutti i 60enni e oltre e per le persone dai 12 anni in
su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti; per
gli operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture
residenziali e le donne in gravidanza. In tutti i casi devono essere passati
almeno 120 giorni dal primo richiamo).
> Come
prima dose di richiamo
(quindi terza dose) a favore dei soggetti di età uguale o maggiore di 12 anni
che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per
il completamento del ciclo primario; sempre a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di 120
giorni dal completamento del ciclo primario.
> Infine,
come seconda dose di
richiamo, dietro
valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con
marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla
patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto
emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi
(ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni
dall’ultima dose) e
una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120
giorni da quest’ultima. Di fatto, si tratta della ‘quinta dose’, che
come specifica chiaramente la nota ministeriale per il momento è riservata
unicamente a quest’ultima categoria di persone.
Per
procedere con la somministrazione, i
cittadini possono fare riferimento alla propria Azienda sanitaria e al proprio
medico di medicina generale. Ed è confermato che la vaccinazione booster può essere
eseguita anche presso le farmacie convenzionate aderenti al percorso.
Nella
nota che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha inviato oggi
stesso alle Aziende sanitarie, si riporta inoltre quanto specifica la stessa
circolare nazionale, cioè che “non ci sono evidenze per poter esprimere un
giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili,
ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e
possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia
Covid-19”; pertanto non è prevista alcuna distinzione rispetto alle due nuove
formulazioni a m-RNA bivalenti, di cui “si raccomanda prioritariamente
l’utilizzo”.
La distribuzione dei vaccini per Azienda sanitaria
Questa la ripartizione delle 717.094 dosi dei vaccini bivalenti sul territorio: Ausl Piacenza: 49.264; Ausl Parma 78.230; Ausl Reggio Emilia 93.406; Ausl Modena 116.620; Ausl Bologna 126.720; Ausl Imola 18.560; Ausl Ferrara 54.840; Ausl Romagna 179.454.
>>>> Tutte le informazioni relative alla campagna vaccinale anti Covid-19 in provincia di Modena sono disponibili su www.ausl.mo.it/vaccino-covid <<<<