La malattia da virus Zika (ZIKV), causata da un virus appartenente al genere Flavivirus, famiglia Flaviviridae, è una arbovirosi, che nella maggior parte dei casi decorre in maniera del tutto asintomatica. Nel resto dei casi provoca una malattia febbrile lieve con esantema maculo-papuloso.

I principali vettori del virus Zika sono le zanzare del genere Aedes, ma è stata descritta anche la trasmissione sessuale, verticale (madre-figlio) e parenterale (anche se, per quest’ultima non ci sono dati sufficienti a supportare l’evidenza) della malattia. Prima del 2007, è stata documentata la circolazione del virus e notificato un numero limitato di focolai in Africa tropicale e in alcune zone del Sud-Est asiatico. Dal 2007, i focolai sono stati notificati in diverse isole del Pacifico. Nel 2015, per la prima volta, sono stati segnalati in Sud America focolai di malattia da virus Zika. La malattia da virus Zika è attualmente considerata una malattia infettiva emergente.

Non esiste profilassi, trattamento o vaccino per proteggersi dall’infezione da virus Zika. Pertanto si raccomanda di adottare misure di prevenzione personale per evitare le punture di zanzara.

Il periodo di incubazione non è ancora stato chiarito ma probabilmente varia tra 3 e 14 giorni dopo la puntura di una zanzara infetta.

Ricorda che:

  • la maggior parte delle infezioni rimane asintomatica
  • i sintomi della patologia sono generalmente lievi e la malattia di solito è caratterizzata da una malattia febbrile di breve durata e auto-limitante che può durare 2-7 giorni, senza complicazioni gravi, senza decessi correlati e con un basso tasso di ospedalizzazione.
  • i principali sintomi sono: esantema maculo papuloso, febbre, dolori articolari, affaticamento, congiuntivite non purulenta/iperemia congiuntivale, mialgia e cefalea. L’esantema maculo papuloso spesso inizia sul viso e successivamente si diffonde a tutto il corpo. Meno frequentemente, sono presenti dolore retro-orbitale e sintomi gastro-intestinali.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito tematico regionale dell’Emilia-Romagna “Zanzara tigre online”.

Trattamenti ordinari e disinfestazioni straordinarie

 

Trattamenti ordinari e disinfestazioni straordinarie

E’ attivo un programma ordinario di lotta alle zanzare che ogni anno i Comuni effettuano nelle aree urbane, prevedendo trattamenti larvicidi nei tombini stradali e attività di educazione e coinvolgimento dei cittadini nella gestione delle aree private: è proprio qui, infatti, che si concentra la maggior parte dei focolai di sviluppo larvale in città. Pertanto, è molto importante rimuovere tutti gli oggetti in cui l’acqua può ristagnare, e distribuire larvicida nei focolai che non possono essere eliminati.

In caso di accertata circolazione di virus patogeni è necessario attivare un protocollo straordinario di disinfestazione che si configura in modo differenziato a seconda che sia rivolto al controllo dei virus Chikungunya, Dengue, Zika o per limitare l’esposizione al virus West Nile.
Quando si è in presenza di un caso anche solo sospetto di Dengue, Chikungunya o Zika viene attivato, entro 24 ore dalla segnalazione, un protocollo straordinario che prevede una disinfestazione articolata in tre fasi, condotte in modo sinergico: trattamento adulticida, trattamento larvicida, rimozione dei focolai larvali.

Questo trattamento viene effettuato da ditte incaricate dai Comuni nella zona circostante la residenza e il luogo lavoro della persona infetta, per evitare il rischio che le zanzare, avendola punta, possano poi infettare altri individui. Le zanzare hanno un raggio di volo limitato e per questo motivo non è necessario che l’intervento sia esteso oltre una certa area, anche per evitare che si sviluppino negli insetti fenomeni di resistenza ai trattamenti adulticidi.

Nel caso di accertata circolazione del virus West Nile, si procede con interventi straordinari preventivi con adulticidi in caso di manifestazioni all’aperto, con aggregazione di molte persone, in ore serali. Se i casi di malattia, nell’uomo o nei cavalli, diventano rilevanti, questi interventi saranno condotti anche nei luoghi dove si concentrano le persone più fragili ed esposte ad ammalarsi, come strutture socioassistenziali e ospedali.

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