Sostenibilità ambientale aziendale

Negli anni, l’Ausl di Modena ha sviluppato una sempre maggiore consapevolezza dell’impatto delle sue attività sull’ambiente in cui opera, mantenendo un interesse prioritario alla qualità di vita dei pazienti, al benessere dei professionisti, ma anche alla comunità con cui interagisce. L’evoluzione tecnologica, lo sviluppo dei saperi professionali, l’innovazione organizzativa e le opportunità offerte dalle sinergie con tutti i portatori di interesse hanno consentito l’avvio della costruzione di un sistema sostenibile e per questo maggiormente integrato, in grado di produrre il valore in ogni contesto, e di mantenere la fiducia dei cittadini nel loro servizio pubblico.
La consapevolezza che ogni atto medico e assistenziale, ogni attività di laboratorio e ogni scelta organizzativa abbia una sua impronta ambientale e sociale aumenta il senso di responsabilità individuale. La sostenibilità ambientale, se strutturata in un programma articolato e condiviso, non è un limite alle attività, ma piuttosto un incentivo all’ottimizzazione. Questo è l’impegno che anima quotidianamente migliaia di professionisti sui territori, nei diversi servizi e questo è quello che con la massima determinazione ci impegniamo a fare, perché Modena resti un esempio di civiltà della salute.

Anna Maria Petrini

L’orientamento alle tre “P” (pianeta, persone e prosperità), entra nelle strategie aziendali e ne integra la mission.

In linea con le prospettive europee di sostenibilità, l’Ausl di Modena intende impegnarsi a migliorare la propria sensibilità sul tema della sostenibilità sperimentando una riorganizzazione basata sui principi di:

  • continuità dell’assistenza (superare la contrapposizione ospedale-territorio),
  • flessibilità delle strutture (peraltro sperimentata con l’emergenza Covid),
  • introduzione della logica dei processi.

Un’organizzazione che ragioni in chiave sostenibile, in termini di medicina personalizzata, di precisione, preventiva e predittiva

Img480 sosten

Bilancio di sostenibilità ambientale anno 2024

Un documento con cui l’Azienda intende dare evidenza di tutto ciò che mette in atto per essere sostenibile dal punto di vista ambientale. Uno strumento non solo rendicontativo ma di programmazione, orientato a far evolvere l’impegno e le azioni dell’azienda in questo campo, con l’obiettivo di creare valore condiviso e con l’impegno di poter lavorare garantendo la mission e non trascurando gli impatti che le complesse attività aziendali hanno sul tema della sostenibilità in tutte le sue dimensioni.

Tra i progetti di sostenibilità in ambito tecnico-edilizio rientrano:

  • la sostenibilità negli investimenti: la programmazione degli investimenti, siano essi di carattere tecnico, edilizio ed informatico, continuerà ad essere effettuata ponendo l’attenzione sugli obiettivi di sostenibilità;
  • il nuovo ospedale di Carpi: l’attuale fase di progettazione è stata ideata nell’ottica di investire in una struttura moderna , circondata dal verde, integrata con i servizi territoriali presenti e all’interno della rete ospedaliera provinciale, e fondata su valori chiave come accessibilità, flessibilità, sostenibilità ambientale e attenzione al contenimento della spesa energetica. Il nuovo ospedale sorgerà in una posizione strategica, facilmente raggiungibile anche tramite percorsi di mobilità dolce e servita da ampie zone di parcheggio;
  • i dispositivi medici e tecnologie sanitarie: gli ambiti di progettualità riguardano prevalentemente la riduzione del consumo energetico e di risorse aziendali per la manutenzione degli stessi;
  • il laboratorio clinico eco responsabile e sostenibile:  inaugurato nel 2024, il “Laboratorio BLU (Baggiovara Laboratori Unificati)” è complesso innovativo, efficiente e altamente produttivo, capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità, dotato di tecnologie all’avanguardia nel campo della diagnostica di laboratorio.
  • la digitalizzazione dei processi: ridurre l’impatto ambientale mantenendo invariata la qualità dei servizi, è un’ottima strategia di sostenibilità. Ne sono un esempio concreto il sistema RIS-PACS provinciale che consente il trasferimento delle immagini in formato digitale nel rispetto della privacy, la presenza di sale operatorie multimediali, la gestione die tracciati di cardiologia (progetto MUSE), la rete delle apparecchiature di laboratorio (POCT), il Fascicolo sanitario elettronico, la gestione in remoto delle apparecchiature biomediche e l’implementazione dei servizi di Telemedicina.
  • la gestione ottimale dell’energia: l’Ausl di Modena da sempre si è fatta promotrice di azioni volte alla tutela dell’ambiente, in particolare con l’acquisto di energia da fonti rinnovabili, l’analisi costante dei consumi, il monitoraggio degli interventi di manutenzioni straordinaria, l’attività di programmazione sulla gestione dell’energia per gli interventi di efficientamento energetico e l’attività di comunicazione e sensibilizzazione del personale
  • la gestione dei rifiuti: il recepimento delle Direttive Europee ha determinato la necessità di una nuova visione delle modalità di management dei rifiuti soprattutto nelle aziende sanitarie che producono sia rifiuti comuni (come carta, vetro e plastica) sia scarti delle attività sanitarie di diagnosi e cura che richiedono particolari modalità di smaltimento. Un primo passo per promuovere la transizione verso un’economia circolare è il riutilizzo dei beni e nella corretta differenziazione dei rifiuti. Ad oggi, ad esclusione dei rifiuti speciali, non è possibile definire il quantitativo esatto dei rifiuti urbani prodotti, in quanto il ritiro e lo smaltimento di questi è in carico al gestore ambientale che opera sul territorio, la cui attività non ne prevedono la determinazione.
  • Progetto “Ambulatori verdi: ambulatori in cui vengono adottate semplici regole per limitare i consumi e rispettare l’ambiente. L’obiettivo principale è quello di realizzare un progetto in provincia di Modena per promuovere reparti ed ambulatori ecosostenibili; dunque è fondamentale sensibilizzare gli operatori sanitari che lavorano nei reparti e negli ambulatori del territorio e, tramite essi, diffondere alla popolazione un’educazione ecologica fatta di semplici regole virtuose che possono essere replicate nelle proprie abitazioni e nella vita di tutti i giorni;
  • Piano di spostamento casa-lavoro: la finalità del piano predisposto è quella di ridurre l’utilizzo di mezzi inquinanti, considerando i comportamenti e i bisogni di mobilità dei dipendenti e gli strumenti di pianificazione dei trasporti;
  • Parcheggi protetti per biciclette: per incentivare i dipendenti ad uno stile di vita sano ed improntato sull’esercizio fisico, sono stati creati appositi spazi (accessibili esclusivamente con il badge aziendale) presso cui i dipendenti che utilizzano le biciclette come mezzo di trasporto per raggiungere il lavoro, possono parcheggiarle;
  • Favorire l’utilizzo di mezzi pubblici: è stata attivata l’erogazione di incentivi, pagati con i fondi della promozione della salute, ai dipendenti che utilizzano i mezzi alternativi per recarsi al lavoro. È dunque previsto un rimborso del 20% sul costo dell’abbonamento annuale dei dipendenti che percorrono il tragitto casa-lavoro con i mezzi pubblici (treni o autobus);
  • Gestione del parco mezzi: si sta implementato l’acquisto di biciclette ed auto elettriche ed è stato avviato un innovativo progetto di leasing con l’obiettivo di ottenere un parco auto che non invecchia e, dunque, ridurre l’inquinamento e le spese di gestione e incrementare la sicurezza disponendo di mezzi sempre nuovi;
  • Corsi di guida sicura: lezioni teoriche ed esercitazione pratiche con gli esperti di ACI tra coloro che utilizzano le auto aziendali con particolare frequenza, in particolare agli operatori del Servizio di assistenza territoriale;
  • Mobilità dell’utente: diverse iniziative volte alla sostenibilità anche per quanto riguarda la mobilità di utenti e pazienti. Tra queste la manifestazione di interesse per installare le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici presso ospedali e case della comunità, la stipula di convezioni per facilitare e supportare l’accesso ai percorsi terapeutici assistenziali dei pazienti e loro caregiver. Inoltre si sta valutando la possibilità di sperimentare l’uso dei droni per il trasporto delle provette di sangue richiesta per gli interventi importanti, nel tragitto tra l’ospedale ed il centro trasfusionale;
  • Progetti di mobilità attiva: attraverso il sistema di sorveglianza PASSI viene monitorata la mobilità attiva in provincia di Modena e il suo impatto sull’ambiente e sulla salute;
  • Progetti di prevenzione sull’ambiente: sorveglianza delle ondate di calore (eccessi di mortalità, accessi in pronto soccorso) e ascolto delle problematiche ambientali emerse in fase di sorveglianza nazionale e sorveglianza PASSI;
  • Progetto Bike to work: progetto del Comune di Modena a cui l’Ausl ha aderito con lo scopo di valutarne l’impatto sulla salute;
  • Pieno utilizzo degli spazi di lavoro: progetti di ottimizzazione degli spazi di lavoro sia in ambito assistenziale che amministrativo volti a ridurre il numero delle postazioni e degli ambienti di lavoro dedicati ai dipendenti per ridurre i costi di conduzione e manutenzione delle strutture aziendali. Tra questi il progetto pilota “Poliambulatorio c/o Windsor Park” per le attività di specialistica ambulatoriale e il progetto pilota “Uffici Distretto c/o Direzionale 70 o Centro Servizi Baggiovara”;
  • Azioni per il benessere dei dipendenti: diversi progetti di promozione del benessere psico-fisico dei lavoratori con l’obiettivo di prevenire o modificare quei comportamenti nocivi che costituiscono i principali fattori di rischio per le malattie croniche più frequenti. Tra questi i corsi di mindfulness, le camminate culturali e naturalistiche, i corsi di nordic walking, di tai chi chuan, i corsi di formazione sulla sana alimentazione etc.
  • Progetti con le comunità locali e One Health: la sostenibilità passa anche da una forte e convinta attenzione al tema della prevenzione e promozione della salute che si lega anche alla qualità dell’ambiente naturale e sociale in cui viviamo. Sono molte le attività svolte a livello di comunità sui temi della promozione alla salute e del benessere personale, sociale e della comunità; tra queste i progetti rivolti alle scuole della provincia di Modena, alle aziende private etc.;
  • Promozione dell’appropriatezza: sono diverse le attività attuate per valutare e migliorare l’appropriatezza degli interventi offerti alla popolazione come ad esempio la Commissione provinciale di valutazione dei dispositivi nell’ ambito di utilizzo di dispositivi biomedicali e i  gruppi di lavoro, che comprendono anche i cittadini, per definire gli usi appropriati di numerose categorie di farmaci etc.;
  • Promozione dell’alimentazione sostenibile: riduzione degli sprechi e promozione di un modello alimentare rispettoso dell’ambiente, che contribuisce alla sicurezza alimentare e alla salute delle generazioni presenti e future e che ha un valore anche dal punto di vista economico e sociale. L’Ausl promuove dunque un modello di alimentazione a forte componente vegetale che include anche una piccola quota di prodotti animali, come la dieta Mediterranea, come primo passo per proteggere salute e ambiente.
  • Ascolto attivo e co-progettazione con la comunità: una piena collaborazione con i cittadini tramite i Comitati consultivi misti (CCM) e gli Enti del Terzo settore

Dal 29 maggio 2024 l’Ausl di Modena è stata ammessa al Global Green and Healthy Hospitals (GGHH) Network, una comunità internazionale che riunisce in una rete di ospedali, strutture sanitarie, sistemi sanitari e organizzazioni sanitarie di ogni parte del mondo che lavorano per raggiungere risultati misurabili migliorando la sostenibilità nelle loro strutture e promuovendo al contempo la salute ambientale nelle loro comunità.

Con l’adesione alla rete GGHH si ha la possibilità di contribuire alla sostenibilità e di promuovere il proprio impegno nel ridurre l’impatto ambientale della propria istituzione.

Cambiamento climatico e salute

Un approfondimento del Servizi epidemiologia e comunicazione del rischio dell’Ausl

Il cambiamento climatico espone la popolazione ad ondate di calore sempre più frequenti e più intense. I motivi metereologici sono complessi, ma è acquisito da gran parte della popolazione che siamo sempre più frequentemente esposti alla persistente presenza di anticicloni africani che veicolano aria molto calda, sostituendo sempre più spesso quelli delle Azzorre che potrebbero aria più temperata.

Gli effetti sulla salute di questi fenomeni possono essere diretti o indiretti. Quelli diretti, a breve termine, sono provocati dall’esposizione a un forte eccesso di calore, mentre quelli indiretti comportano sul medio periodo un aggravamento di eventuali condizioni patologiche preesistenti, con un conseguente un aumento della mortalità generale e per cause specifiche. Gli anziani, i neonati, le donne gravide, i lavoratori all’aperto, i migranti e in generale le persone socialmente più fragili sono maggiormente a rischio, specie se non hanno accesso a sistemi di climatizzazione.

In provincia di Modena, sin da 2004, è attivo un monitoraggio settimanale degli effetti delle ondate di calore che integra i dati di mortalità e degli accessi in pronto soccorso con quelli del disagio climatico (indice di Thom).

Il sistema ha permesso di rilevare che fortunatamente nelle ultime stagioni estive non si sono registrati eccessi di mortalità fortemente correlati col caldo. L’analisi della relazione tra mortalità e calore relativa a tutte le zone climatiche considerate nel loro insieme (collina, pianura e capoluogo) ha infatti evidenziato un effetto inferiore sui decessi nel periodo 2020-2023 in confronto al quadriennio 2016-2019. Questo fenomeno indica che i sistemi di protezione delle persone fragili e più vulnerabili è riuscito nel suo insieme a fronteggiare gli effetti delle ondate anomale di calore.

I cambiamenti climatici, però, influenzano la salute anche in modi ancora più indiretti: tra questi si segnala che gli eventi meteo estremi, come ad esempio allagamenti e frane, possono determinare effetti molto gravi e di veloce insorgenza (dai traumatismi fino ai decessi) o esiti a distanza, come ad esempio l’aumento delle forme asmatiche nelle persone, soprattutto bambini, che vivono in abitazioni con umidità persistente. Tali eventi possono indurre anche a stress cronico, con molteplici influenze negative sulla salute fisica o psichica. La nostra provincia è stata meno colpita degli eventi estremi del 2023 e 2024 rispetto alle altre dell’Emilia-Romagna e, di conseguenza, non si regista un aumento significativo di queste patologie.

Tra gli effetti a lungo termine che i cambiamenti climatici provocano su larga scala, e quindi anche nei nostri territori, occorre ricordare il forte aumento delle malattie causate da vettori, sulla cui diffusione l’aumento delle temperature è un fattore fondamentale. Siamo così di fronte all’incremento delle arbovirosi, cioè delle malattie infettive trasmesse da zecche, come la malattia di Lyme e la meningoencefalite da zecche (TBE); dalle zanzare comuni (Culex), come la febbre del Nilo occidentale (West Nile) o l’Usutu; malattie tropicali veicolate da Aedes aegypti e da Aedes albopictus (zanzara tigre) come la Dengue, di cui nel 2024 è stato identificato un focolaio autoctono in provincia, la Chikungunya e la Zika; malattie trasmesse dai pappataci (Toscana Virus). Verso queste infezioni è in atto una attenta sorveglianza con immediate azioni di contrasto per impedirne l’endemizzazione e ripetute campagne informative rivolte a cittadini e istituzioni per rallentare la diffusione del vettore. Il tutto secondo l’approccio One Health che ci ricorda la salute degli uomini, degli animali e degli ecosistemi è strettamente interconnessa.

Più a lungo temine il riscaldamento globale, se non si interromperà il trend attualmente in atto, minaccerà anche la sicurezza alimentare ed idrica, oltre idrogeologica, già in crisi Provocherà quindi l’aumento delle migrazioni dai paesi più colpiti, con l’acuirsi di possibili problemi di natura sociale e sanitaria.

Pertanto è di fondamentale importanza che le istituzioni e aziende pubbliche e private e i semplici cittadini abbiano un comportamento sempre più responsabile ed ecosostenibile, nella consapevolezza che saldando scelte individuali e collettive è possibile ridurre l’impatto sull’ambiente.

Questa pagina ti è stata utile? Hai trovato le informazioni che cercavi?

Grazie per il feedback!

feedback
Seleziona un'opzione
Commento
Compila questo campo