Il progetto ha lo scopo di indagare se la corretta percezione del rischio può modificare i comportamenti dei lavoratori, implementando quelli più corretti per la tutela della propria salute e sicurezza. Lo studio riguarda anche lavoratori stranieri, per verificare se la provenienza può incidere sulla differente percezione del rischio.
Dopo un primo studio pilota, effettuato con lavoratori che frequentavano corsi di formazione organizzati dalle Scuole Edili di Modena e Bologna, i cui risultati sono raccolti nel primo volume, lo studio è stato ampliato, coinvolgendo ulteriori gruppi di lavoratori in altre province (risultati raccolti nel secondo volume). Nel terzo volume sono infine raccolti i risultati dello studio che ha validato gli strumenti di indagine e la loro metodologia di somministrazione.
I dati raccolti (oltre 1000 ottenuti da lavoratori del settore edile e dai gruppi di controllo) dalle varie fasi dello studio hanno fornito interessanti risultati utili a interpretare il fenomeno infortunistico in edilizia, ma anche a progettare una formazione mirata e specifica dei lavoratori del settore, in particolare dei lavoratori stranieri, nei quali la non adeguata percezione del rischio è certamente una delle cause della maggior incidenza di infortuni.
Gli strumenti di indagine utilizzati nello studio si sono dimostrati validi anche come strumento formativo infatti, in seguito ad un accordo stipulato tra Azienda USL di Modena, INAIL e Scuola Edile di Modena (CPT), vengono utilizzati nell’ambito delle 16 ore di formazione d’ingresso per i lavoratori del settore edile presso il CPT di Modena.
I tre volumi riportano i risultati di uno studio di ricerca sulla percezione e rappresentazione del rischio nei lavoratori del settore edile.