In previsione delle possibili ondate di calore nel corso delle stagioni estive, con conseguente rischio per la salute della popolazione anziana, l’Ausl di Modena ha previsto una serie di azioni per mitigare gli effetti di tali eventi in collaborazione con le amministrazioni comunali e con ARPAE.
Il Servizio epidemiologia ha attivato un sistema di sorveglianza di eventuali andamenti anomali della mortalità nel periodo estivo in modo da riconoscerli tempestivamente in modo da rinforzare le azioni di contrasto predisposte.
Metodologia
Le anagrafi comunali inviano l’elenco dei deceduti della settimana precedente entro il mercoledì mattina di ogni settimana e questo permette l’invio settimanale (il mercoledì pomeriggio) del report al fine di riconoscere precocemente eventuali picchi di mortalità ed eventualmente di avviare un’indagine di approfondimento nell’ottica di migliorare le conoscenze necessarie ad attivare misure sempre più mirate alle sottopopolazioni a maggior rischio.
Il monitoraggio della mortalità è effettuato sulla mortalità presente (cioè registra solo i decessi avvenuti nei vari comuni, indipendentemente dalla residenza del soggetto) e comprende tutte le cause di morte, quindi occorre molta prudenza nell’associare i fenomeni registrati nel breve periodo (es. un settimana) ai fenomeni meteorologici, quali eventuali ondate di caldo.
Il numero di decessi giornalieri atteso è calcolato sulla base dei morti osservati, nello stesso periodo analizzato, durante gli anni precedenti, nei Comuni che hanno inviato i dati.
Per valutare l’effetto del caldo sulla mortalità è stato utilizzato come misura del livello di disagio meteo-climatico l’indice di Thom, fornito da ARPA E-R. Questo indice è adatto per descrivere le condizioni di disagio fisiologico dovuto al caldo-umido ed è sensibile in un intervallo termico compreso tra 21°C e 47°C. In letteratura in base ai valori dell’indice di Thom si distinguono giorni con lieve disagio meteo-climatico (>=24 e =25 e =26).
Il monitoraggio degli accessi in Pronto Soccorso è effettuato su tutti i PS della provincia (Azienda USL, Azienda Policlinico e Nuovo Ospedale di Sassuolo) solo per le persone ultrasettantacinquenni.
10 consigli utili per vincere il caldo del Ministero della Salute
- Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata. Evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde cioè dalle ore 11.00 alle18.00. Se si esce nelle ore più calde non dimenticare di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole; inoltre proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.
Indossare un abbigliamento adeguato e leggero. Sia in casa che all’aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute. - Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro. Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc..Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l’aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni perevitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24°C – 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e alla pulizia regolare dei filtri; di evitare l’uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia.
- Ridurre la temperatura corporea. Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca.
- Ridurre il livello di attività fisica. Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti.
- Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitaredi bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore.
- Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina. Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.
- Conservare correttamente i farmaci. Leggere attentamentele modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una Temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
- Adottare precauzioni particolari in caso di persone a rischio. Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni: consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici), segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacologica, non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.
- Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio. Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (es. i senza tetto in condizioni di grave bisogno).