Il disturbo dello spettro dell’autismo (ASD, dall’inglese Autism Spectrum Disorder) è un’alterazione del neurosviluppo che insorge precocemente nei primi anni di vita. Si manifesta in modo variabile da persona a persona ma, in generale, è caratterizzato da difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale e da comportamenti, interessi o attività ristrette e ripetitive.
Gli aspetti prevalenti sono:
- deficit della reciprocità socio-emotiva, dei comportamenti comunicativi non verbali e dello sviluppo, della gestione e della comprensione delle relazioni
- presenza di comportamenti ristretti e ripetitivi (p.e. uso peculiare di oggetti, movimenti del corpo e delle mani anomali, cammino sulle punte)
- ipo reattività o iper reattività a stimoli sensoriali (p.e. rumori forti e/o improvvisi, peculiarità visive, olfattive, selettività alimentare)
Dalla più recente letteratura, si evince che i Disturbi dello Spettro Autistico sono determinati da fattori genetici ed ambientali (p.e. infezioni pre e perinatali, prematurità, basso peso alla nascita, ecc) benché non sia stata ad oggi identificata un’unica specifica causa.
L’importanza di un’identificazione e un invio precoci sono ormai ampiamente documentate da una serie di ricerche.
Formulare tempestivamente una diagnosi di disturbo dello spettro autistico significa:
- programmare un intervento precoce
- rispondere ad una serie di quesiti di natura epidemiologica poiché i disturbi dello spettro autistico potrebbero essere disturbi molto più frequenti di quanto ritenuto in passato
- prevenire quella situazione di generale malessere dell’intero sistema famiglia, legata al disorientamento dei genitori che sono solitamente i primi a notare comportamenti strani nel loro bambino, ma non
- riescono ad avere una spiegazione dei comportamenti atipici
A differenza del bambino a sviluppo tipico che apprende in modo naturale per imitazione ed esposizione generalizzando spontaneamente, il bambino con disturbo dello spettro autistico necessita di modelli ed insegnamenti strutturati.