Modena, convegno del 22 settembre 2011
La necessità di aggiornare le valutazioni del rischio ad agenti chimici pericolosi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori e dell’esposizione ad agenti cancerogeni e/o mutageni presenti o prodotti nei luoghi di lavoro deriva in gran parte dall’identificazione del pericolo attraverso le nuove informazioni sulle proprietà pericolose delle sostanze chimiche che discende dall’entrata in vigore dei Regolamenti Europei REACH e CLP e che vengono essenzialmente veicolate attraverso la nuova Scheda Dati di Sicurezza (SDS).
Per quanto riguarda gli agenti chimici pericolosi la valutazione del rischio dipenderà dalle loro caratteristiche chimico-fisiche, dalla quantità impiegata giornalmente, dalla tecnologia e dalle modalità d’impiego, dai fattori di compensazione scelti dall’impresa, cioè dall’adozione delle misure generali di prevenzione e di protezione dal rischio chimico ed infine dai tempi d’impiego e d’esposizione.Pertanto se per valutare il rischio da agenti chimici pericolosi è possibile stimare preliminarmente il rischio correlando i parametri citati fra di loro, per valutarne realmente l’esposizione, per quanto possibile, non si deve fare altro che misurare la loro concentrazione nell’aria inalata o respirata dai lavoratori.
D’altro canto è sempre necessario rimarcare che per valutare il rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni è indispensabile misurare l’esposizione lavorativa, individuando rigorosamente i lavoratori esposti o quelli potenzialmente esposti.
La necessità di aggiornamento della valutazione del rischio può anche nascere dall’avvenuto riscontro di nuovi pericoli e di scenari di esposizione previsti nelle SDS estese (eSDS). La suddetta valutazione del rischio è tuttavia da ritenersi ancora valida nei casi di non variazione della classificazione di pericolo degli agenti chimici pericolosi ed in assenza di variazioni delle condizioni operative di lavoro.
In alternativa alla misurazione dell’agente chimico pericoloso è possibile, e largamente praticato, l’uso di sistemi di valutazione del rischio basati su relazioni matematiche o su modelli grafici, denominati algoritmi o procedure di calcolo.
L’entrata in vigore dei Regolamenti Europei REACH e CLP impone che i modelli di valutazione del rischio e gli algoritmi introdotti con l’emanazione del D.Lgs.25/02 siano modificati alla luce dell’introduzione delle nuove classi ed indicazioni di pericolo relative alla nuova classificazione europea fortemente modificata dal sistema mondiale, cioè il “Globally Harmonized System” (GHS).
Il termine ultimo per aggiornare questi modelli è chiaramente il 1° giugno 2015, data in cui le ormai vecchie direttive europee “Sostanze e Preparati pericolosi” saranno completamente abrogate.
In ogni caso tutto il sistema impone che questi modelli vengano applicati da chi conosca i principi dell’igiene industriale e da chi conosca bene la normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’obiettivo di questo Convegno è pertanto quello di fornire strumenti adeguati per aggiornare la valutazione del rischio chimico e l’eventuale valutazione dell’esposizione ad agenti chimici, qualora ovviamente fosse indispensabile produrla.