Il DLGs 81/08 e s.m.i definisce l’obbligo, per il datore di lavoro, di provvedere affinché gli edifici, gli impianti, le strutture e le attrezzature, siano protetti dagli effetti delle scariche atmosferiche (fulmini).
L’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche è un impianto progettato ed installato secondo precise normative con lo scopo di diminuire la probabilità di fulminazione di una struttura
Il datore di lavoro ha l’obbligo di far eseguire la verifica periodica su tali impianti che è una verificata, visiva e strumentale, dell’efficienza e della corretta installazione dei sistemi di protezione contro le scariche atmosferiche, dirette e indirette.
Le disposizioni si applicano a tutti i settori di attività, privati e pubblici con lavoratori subordinati o equiparati ad esclusione delle attività di cui all’art. 3 del DLgs. 81/08.
Sono soggetti all’obbligo di denuncia di cui all’Art. 2 del DPR 462/01 gli impianti di messa a terra realizzati per la protezione delle persone dai contatti indiretti mediante interruzione automatica dell’alimentazione. In caso di modifiche-trasformazione sostanziale di un impianto è necessario eseguire una verifica straordinaria.
Come chiedere all’Ausl la verifica periodica
Il datore di lavoro o la persona che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa deve compilare l’apposito modulo da inviare all’indirizzo PEC dsp@pec.ausl.mo.it
Il tecnico del servizio contatterà l’interessato per concordare la data dell’appuntamento e rilasciare la lettera d’accettazione di incarico di verifica periodica.
Il giorno della verifica
Per le operazioni di verifica il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei tecnici dell’Ausl:
- il personale necessario sotto vigilanza di un preposto
- e i mezzi/strumenti utili alle operazioni di verifica, esclusi gli apparecchi di misura. Per misure che prevedono l’accesso a parti in tensione (prova differenziali, misure di impedenza, etc.) è necessaria la presenza di personale con qualifica PES.
In occasione della verifica sul posto devono essere disponibili, e messi a disposizione del tecnico verificatore ,in relazione alle caratteristiche dell’impianto, i seguenti documenti:
– Progetto e allegati previsti dalla Norma CEI 02 (dove richiesto DM37-08);
– Dichiarazione di Conformità e allegati;
– Registro dei controlli di manutenzione D.Lgs. 81-08 Art. 86 Comma 3
Per poter procedere alla verifica degli impianti di terra, si ritiene essenziale almeno la seguente documentazione:
– Documento di valutazione dei rischi dalle scariche atmosferiche secondo la Norma CEI applicabile;
– Schemi di collegamento di dispositivi SPD;
– Schemi planimetrici aggiornati dell’esecu8zione dell’impianto LPS compresi i collegamenti equipotenziali a masse.
Ulteriore documentazione potrebbe essere necessaria per impianti complessi.
Al termine della verifica i tecnici dell’Ausl rilasciano il verbale di verifica periodica.
Contatti:
Per ulteriori informazioni o per eventuali comunicazioni è possibile scrivere un’e-mail all’indirizzo elettrico@ausl.mo.it specificando nome e cognome del mittente, nome e sede della ditta.