Tutte le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, portatori di handicap e malati di AIDS devono ottenere l’autorizzazione all’esercizio prima di dare avvio all’attività.
Percorso di autorizzazione
Il rappresentante legale dell’attività deve presentare la domanda di autorizzazione al Comune in cui ha sede la struttura.
Il Comune attiva la specifica Commissione del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl per le verifiche del possesso dei requisiti previsti
– se la Commissione accerta il possesso dei requisiti all’esercizio, il Comune rilascia l’autorizzazione all’esercizio alla struttura
– se, al contrario, la Commissione accerta la mancanza di uno o più requisiti necessari all’esercizio, il Comune notifica alla struttura gli eventuali adempimenti da eseguire e il termine temporale per l’esecuzione degli stessi. Alla scadenza del termine, il Comune, previa verifica dell’avvenuto superamento delle carenze riscontrate, provvede al rilascio dell’autorizzazione o, se riscontra il mancato adeguamento, ne notifica il diniego all’esercizio.
Il tariffario delle prestazioni della Commissione è disponibile alla pagina dedicata
Ogni cinque anni il rappresentante legale dell’attività deve dichiarare la permanenza dei requisiti per il funzionamento di strutture residenziali e semiresidenziali per portatori di handicap, anziani, e malati di AIDS al Comune in cui ha sede l’attività.
Le strutture “Casa famiglia” non devono richiedere l’autorizzazione all’esercizio ma sono tenute a comunicare l’inizio dell’attività al Comune in cui ha sede la struttura.