L’ambulatorio della gravidanza a termine è la “prima tappa” del parto.
Le future mamme intorno alla 34° settimana di gestazione che desiderano partorire a Carpi, devono telefonare al numero 059 659545 (dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 13.30) per fissare l’appuntamento per la compilazione della cartella clinica alla 37° settimana di gestazione.
Quali documenti portale al primo appuntamento
Al primo appuntamento con l’ostetrica presso l’ambulatorio della gravidanza a termine, è necessario portare:
- tutti gli esami del sangue eseguiti durante la gravidanza in corso, e di eventuali precedenti gravidanze
- i referti delle visite, delle ecografie e di eventuali consulenze eseguite durante la gravidanza
- tutta la documentazione sanitaria inerente al proprio stato di salute (es. documentazione di eventuali precedenti interventi e/o malattie)
I controlli programmati
Alla 37° settimana:
L’ostetrica:
– compila la cartella clinica
– valuta il rischio ostetrico controllando la documentazione inerente alla gravidanza
– esegue il tampone vagino-rettale per la ricerca dello Streptococco Agalactiae
– ascolta il battito cardiaco del bambino
– misura la pressione arteriosa
– spiega l’informativa e ti fa firmare il consenso al travaglio e al parto
– programma con te i controlli successivi
Se a questo primo incontro la gravidanza risulta fisiologica, e il travaglio non insorge spontaneamente, viene programmato un primo controllo a 40 settimane.
Alla 40° settimana:
L’ostetrica effettua la visita, controlla il liquido amniotico tramite l’ecografia, misura la pressione arteriosa e programma il controllo successivo. Se tutto è regolare si può attendere ancora una settimana.
Alla 41° settimana:
L’ostetrica:
– esegue la visita e, se possibile, lo scollamento delle membrane
– controlla nuovamente il benessere del feto e il suo ambiente (liquido, placenta, corretto scambio materno fetale) tramite l’ecografia
– misura la pressione arteriosa
– esegue il tracciato cardiotocografico.
Viene poi programmata l’induzione al parto, dopo tre giorni, se il travaglio non insorge spontaneamente.
E se il bambino è podalico?
Se il bambino è podalico, cioè la testa è rivolta verso l’alto e non verso il fondo dell’utero, dalla 32° alla 36° le ostetriche insegneranno ai genitori come eseguire la maxibustione una volta al giorno per quindici giorni.
La moxibustione, da fare una volta al giorno per 15 giorni, è un trattamento tradizionale cinese che consiste nella stimolazione di alcuni punti corporei specifici, mediante il calore generato dalla combustione di un stick di artemisia.
Le ostetriche insegneranno ai genitori come eseguire il trattamento comodamente a casa.
Se alla 36°-37°settimana il bambino si presenta ancora podalico si potrà eseguire il rivolgimento per manovre esterne, cioè una pressione sull’addome della madre volta a raggiungere il bambino per farlo ruotare verso il basso. Questa procedura, per monitorare e assicurare il benessere del bambino, viene eseguita in ospedale sotto guida ecografica.