In merito all’episodio occorso nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 marzo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, si precisa quanto segue.
Si è trattato di un gesto di aggressività da parte di un paziente con fragilità (la cui natura non può essere rivelata per motivi di privacy) rivolto verso oggetti, in particolare una mensola su cui si trovano le cartelle cliniche e la scrivania sottostante, e non verso i professionisti del Pronto Soccorso, ai quali l’Azienda USL di Modena esprime vicinanza e un ringraziamento per aver saputo gestire con prontezza l’episodio. Infatti in PS, luogo deputato a gestire situazioni di emergenza di questo tipo, lavorano operatori appositamente formati.
Intorno alle 4.30 l’uomo era stato dunque correttamente trasportato in PS per un episodio acuto dall’ambulanza del 118. Qui è stato subito preso in carico, poi l’atto del paziente legato alle condizioni del paziente e la pronta reazione del personale che ha consentito di contenere le conseguenze del fatto, limitate a due ganci della scrivania, che saranno ripristinati tempestivamente.
Si invita dunque a non strumentalizzare l’episodio: gli ospedali sono luoghi aperti, dove il diritto alla cura dev’essere garantito a tutti e a maggior ragione a persone con fragilità di qualsivoglia natura.
(Nelle foto il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola)
Anche l’Assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, esprime la sua piena solidarietà agli operatori sanitari: “Voglio portare la mia vicinanza e complimentarmi con il personale del Pronto Soccorso di Mirandola per aver saputo gestire egregiamente la situazione che si è verificata stanotte. Una situazione che non deve essere assolutamente strumentalizzata, nata dal bisogno di cura di un paziente fragile che gli operatori sanitari sono stati pronti ad assistere con grande competenza”.
[14 marzo 2024]