Progetto “Educazione tra pari in tema di affettività, sessualità e salute riproduttiva” a.s. 2024/2025

L’educazione tra pari (peer education) è una strategia educativa capace di attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcune componenti di un gruppo ad altri membri di pari status, in relazione alle tematiche relazionali, sessuali e riproduttive.

Consente di attivare un proficuo processo di comunicazione tra ragazzi, contraddistinto da una intensa esperienza di condivisione.

L’idea di fondo riconosciuta è che attraverso l’interazione tra pari sia più facile modificare conoscenze e credenze errate e sensibilizzare i ragazzi sui temi che si desidera trattare.

Con tale metodologia gli studenti, oltre ad essere destinatari dell’intervento, ne diventano anche soggetti attivi, attraverso un percorso di formazione, sostegno e collaborazione con gli adulti di riferimento del progetto (insegnanti ed operatori).

Rivolto a:

  • studenti delle 2° classi e ai peer educatore delle 3° e 4° classi delle scuole secondarie di II grado della provincia di Modena, con il coinvolgimento degli insegnanti

Obiettivi:

  • far acquisire ai ragazzi conoscenze e competenze sui temi legati alla salute riproduttiva e all’educazione sentimentale e affettiva: il corpo, l’identità sessuale, le relazioni, la relazione di coppia (innamoramento, amore, sessualità, rispetto delle differenze), la violenza di genere, la preservazione della fertilità, la contraccezione e le malattie sessualmente trasmissibili;
  • facilitare nei ragazzi la riflessione su tali tematiche all’interno di un confronto di gruppo, per promuovere un pensiero critico e scelte consapevoli e responsabili per la promozione della salute e sani stili di vita;
  • potenziare nei peer educator risorse personali ed autostima e sviluppare le loro competenze comunicative e socio-relazionali;
  • fornire ai peer educator strumenti e supervisione per facilitare la progettazione e la realizzazione dell’intervento in classe, in integrazione con le attività di educazione alla salute svolte dagli insegnanti;
  • promuovere la conoscenza e l’uso dei servizi sanitari dedicati agli adolescenti.

Metodologia di svolgimento:

I professionisti dell’Azienda USL di Modena collaborano e supportano il personale docente per tutta la durata del progetto.

Il progetto prevede due fasi:
1) un percorso formativo destinato ad un gruppo di studenti della scuola (peer educator) individuati nelle classi terze e quarte il cui obiettivo è quello di renderli capaci di: stimolare discussioni, informare e favorire un confronto su comportamenti, atteggiamenti ed opinioni dei coetanei sui temi proposti, raccogliere temi o domande da approfondire eventualmente con gli esperti;
2) un intervento da parte degli studenti formati rivolto alle classi seconde, con il coinvolgimento dei relativi docenti ed eventualmente degli operatori sanitari dello Spazio Giovani.

Il progetto nello specifico è articolato come segue:
• individuazione di un gruppo di studenti (peer) in ogni istituto scolastico, tramite autocandidatura e criteri da concordare con gli insegnanti;
• n. 4 incontri di formazione dei peer (2-3 ore ciascuno) condotti da una psicologa/o dedicato con l’intervento dei professionisti dello Spazio Giovani del Consultorio familiare (ostetrica, ginecologo, psicologo, andrologo e dietista).

La consulenza prevede:
1) una breve progettazione congiunta tra docenti e professionisti di riferimento;
2) il sostegno ai docenti basato su incontri di confronto e verifica per facilitare la comunicazione tra adolescenti e insegnanti sulle tematiche/problematiche affrontate;
3) utilizzo di materiali dedicati sia in formato cartaceo che in formato digitale.

La verifica verrà realizzata attraverso:
• l’osservazione del livello di gradimento e coinvolgimento dei docenti aderenti al progetto;
• la somministrazione di un questionario di gradimento per operatori, docenti e studenti;
• un incontro di 2 ore, in orario scolastico, tenuto dai peer educator affiancati dal personale dello Spazio Giovani durante il quale i ragazzi possono proporre ai coetanei: attività sperimentali, materiale informativo utilizzato durante la formazione, elaborati creativi da loro ideati e prodotti (video – interviste – test ecc.);
• un incontro di confronto tra i peer, gli operatori ed i docenti sulle attività svolte, con l’obiettivo di comprendere sia la ricaduta formativa nel gruppo dei peer, sia quella sulla classe, individuando punti di forza e punti di debolezza dell’esperienza. Tale incontro è finalizzato anche a conoscere gli argomenti che hanno suscitato nei ragazzi maggiore interesse ed a raccogliere perplessità e dubbi ancora non chiariti sui temi trattati. Se necessario potrà essere organizzato un incontro supplementare per colmare ed approfondire gli argomenti risultati lacunosi.

La struttura del progetto potrà variare in funzione delle esigenze e delle caratteristiche specifiche di ciascuna scuola.

Il progetto si svolgerà in presenza. Solo per eventuali esigenze specifiche delle scuole si potrà valutare l’opportunità di realizzarlo on-line o “mista”.

Note
1) Insieme ai ragazzi e ai docenti si potranno costruire percorsi di peed education su un focus tematico individuato tra i temi affettivo-sessuali sopra indicati;

2) La metodologia peer rappresenta un patrimonio prezioso che la scuola può “spendere” su altri versanti (es. progetti su altre tematiche, progetti di accoglienza ai nuovi iscritti, ecc…) e gli studenti che partecipano alla formazione possono candidarsi per ulteriori progetti presenti nella scuola che prevedano il coinvolgimento di peer educators;
3) La formazione e l’attività svolte dai peer educators possono essere riconosciute loro in termini di crediti formativi.

Referente del progetto
Daniela Spettoli, Consultorio familiare dell’Azienda USL di Modena

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