Che cos’è un arresto cardiaco e come riconoscerlo
L’arresto cardiaco è un evento estremamente grave durante il quale si modifica l’attività elettrica cardiaca: il cuore ha un ritmo inefficace (Fibrillazione o Tachicardia Ventricolare), non riesce più a far circolare il sangue e a far arrivare l’ossigeno al corpo. La persona in arresto cardiaco improvvisamente:
- perde coscienza, non risponde se chiamata o scossa;
- smette di respirare e di muoversi e può anche perdere il controllo degli sfinteri.
Sono fondamentali e possono rivelarsi decisivi per la sua sopravvivenza:
- il soccorso immediato e tempestivo da parte delle persone presenti sul posto attraverso le compressioni toraciche (prime manovre di rianimazione),
- l’uso del defibrillatore semiautomatico (DAE).
Ognuno di noi può fare la differenza! L’importanza della catena della sopravvivenza
Cosa fare se ti trovi di fronte ad una persona in arresto cardiaco
1. Riconoscimento precoce dell’arresto cardiaco
Per prima cosa, fagli una domanda parlando a voce alta.
Se non reagisce scuotilo delicatamente per capire se ha perso coscienza.
Se ancora non reagisce controlla la respirazione:
- avvicina il tuo orecchio alla sua bocca con lo sguardo rivolto verso il suo torace/addome,
- rivolgi il suo mento rivolto verso l’alto
- dedica 10 secondi a guardare, ascoltare e sentire se percepisci movimenti, colpi di tosse o respiri.
2. Chiama subito il 118
L’operatore del 118 rimarrà al telefono con te fino all’arrivo dell’ambulanza, ti aiuterà a riconoscere l’arresto cardiaco e ti guiderà nell’esecuzione delle manovre di rianimazione.
3. Inizia subito con le compressioni toraciche (rianimazione cardiopolmonare, RCP)
È fondamentale iniziare immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare (compressioni toraciche esterne).
Mantieni sempre la calma e lasciati guidare dall’operatore del 118 in collegamento telefonico (audio o audio/video) che ti aiuterà ad eseguire quelle manovre fondamentali per la sopravvivenza del paziente.
1. posiziona la persona a pancia in su, con la schiena appoggiata a terra (se possibile su una superficie o piano rigido) e controlla che abbia il mento rivolto verso l’alto
2. inginocchiati al suo fianco
3. scoprile il torace
4. metti le tue mani, una sopra l’altra, al centro del suo torace (sterno/petto)
5. tieni le tue braccia dritte sopra al suo petto e inizia a fare le compressioni (schiacciamenti) seguendo il ritmo che ti indica l’operatore del 118 . Comprimi e rilascia, senza mai staccare le tue mani dal suo petto
4. Manda qualcuno a cercare un defibrillatore automatico (DAE)
Se ci sono altre persone nelle vicinanze manda qualcuno a cercare un defibrillatore automatico/semiautomatico, l’operatore del 118 in collegamento telefonico può dirvi se nelle vicinanze ce n’è uno.
Se qualcuno ti ha portato un DAE faglielo accendere e seguite le istruzioni della voce guida sempre in raccordo con l’operatore del 118. Nessun deve toccare le persona in arresto cardiaco mentre il DAE effettua l’analisi o eroga la scarica elettrica (shock).
Al contrario, se il DAE non è disponibile continua con le compressioni toraciche e a seguire le istruzioni dell’operatore del 118 in attesa che arrivino i soccorsi.
Il soccorso in caso di soffocamento con FlagMii EML – il caso del 118 BO
Il caso di Patrick, bimbo di due anni salvato mentre stava soffocando per un pezzo di cibo, testimonia l’importanza di FlagMii EML per accorciare i tempi del soccorso.
Grazie a questa tecnologia, l’operatore della Centrale Operativa del 118 ha potuto guidare le attività di rianimazione ancora prima dell’arrivo dell’ambulanza, guardando in prima persona cosa stava succedendo e le condizioni del piccolo.
Rianimazione cardiopolmonare
Approfondimenti
- Il progetto DAE RespondER della Regione Emilia-Romagna
- 118 Emilia-Romagna: un servizio pubblico e gratuito di pronto intervento sanitario, attivo 24 ore su 24
- Chiamata al 118: cosa dire agli operatori
- Kids Save Lives: progetto dedicato agli studenti per stimolare la capacità di intervenire in caso di arresto cardiaco
- Centri di assistenza e urgenza (CAU) dell’Ausl di Modena