Bologna, 15 ottobre 2015, nell’ambito di Ambiente Lavoro 2015 – Salone Nazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Negli ambienti ospedalieri, nel mondo della sanità e della ricerca sanitaria in generale l’identificazione della pericolosità chimica, la valutazione del rischio chimico e la scelta delle misure di gestione del rischio è notevolmente condizionata dalle nuove informazioni sulle proprietà pericolose delle sostanze chimiche che discendono dall’entrata in vigore dei Regolamenti Europei delle sostanze chimiche (REACH, CLP, Biocidi, ecc…) e che vengono essenzialmente veicolate nei luoghi di lavoro attraverso la nuova Scheda Dati di Sicurezza (SDS), ma ovviamente non solo. Vi è anche da sottolineare che alcuni prodotti chimici (medicinali, farmaceutici, dispositivi medici invasivi, cosmetici, ecc…) sono miscele di sostanze chimiche ad uso umano per le quali non si applica esplicitamente la normativa di prodotto in materia di classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose.
Inoltre, specificatamente per i prodotti medicinali, non ha nessun significato giuridico fare riferimento alle Schede di Dati di Sicurezza (SDS) che in questo caso sono un sistema specifico di informazione assolutamente volontario, non obbligatorio e non previsto dalla Regolamento (CE) n.726/2004 e pertanto non perseguibile formalmente nelle inaccuratezze e carenze di informazioni obbligatorie prescritte dal Regolamento (UE) N. 453/2010 del 20/05/2010. Nel caso in cui ci fosse incertezza classificatoria dettata dall’assenza di evidenze riscontrate in relazione alla mutagenesi e alla cancerogenesi, o del fatto che non siano stati condotti studi approfonditi per valutare il potenziale cancerogeno e mutageno, sulla base del PRINCIPIO GENERALE DI PRECAUZIONE dettato dai Regolamenti Europei delle sostanze chimiche, la tutela dei lavoratori deve ovviamente essere applicata ai più elevati livelli tecnicamente e concretamente possibili, indipendentemente dall’applicazione corretta di modelli nazionali ed europei di valutazione del rischio chimico o di opportune strategie di misurazione di esposizione agli agenti chimici presenti nel luogo di lavoro.
L’aggiornamento della valutazione del rischio e delle misure specifiche di prevenzione e protezione da parte del Direttore Generale delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere mediante il suo Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP, ASPP) e di Sorveglianza Sanitaria (Medico Competente) dipende anche dall’avvenuto riscontro dei nuovi pericoli e dagli scenari di esposizione previsti nelle SDS estese (eSDS).
Dal 1° giugno 2015 saranno definitamente abrogati i decreti legislativi in materia di sostanze e preparati pericolosi e di conseguenza dovranno essere aggiornate le valutazioni del rischio e dell’esposizione dei lavoratori alle sostanze pericolose. Il convegno ha l’obiettivo di fare il punto della situazione in merito al profilo di salute del personale della sanità per quanto riguarda l’esposizione alle sostanze chimiche e all’applicazione dei Regolamenti Europei delle sostanze chimiche in ambito sanitario. Sarà inoltre strategico parlare, oltre che delle modifiche che dal 1° giugno 2015 avrà la nuova scheda di dati di sicurezza, delle novità provenienti dalla disponibilità di nuove e sempre più adeguate misure di gestione del rischio chimico.Sebbene sia in vigore l’indelegabilità del processo di valutazione del rischio da parte del datore di lavoro, soprattutto per quanto riguarda l’elaborazione documentale della valutazione del rischio chimico, gli attori principali sono l’RSPP aziendale ed il medico competente che tuttavia possono avere una conoscenza limitata degli obblighi previsti dai Regolamenti Europei delle sostanze chimiche (REACH e CLP) per gli utilizzatori professionali.
L’obiettivo di questo Convegno è anche di quello di incoraggiare tutti gli attori che intervengono nella stesura del documento di valutazione del rischio chimico, ad integrare gli obblighi REACH, CLP e di altre normative d’interesse nelle attività che attualmente li impegnano a soddisfare altri requisiti normativi come, ad esempio, le nuove condizioni operative e le nuove misure di gestione del rischio rispetto alle misure di prevenzione e protezione già adottate dallo stesso datore di lavoro.
L’integrazione degli obblighi REACH nelle buone prassi delle Aziende sanitarie che impiegano agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni
Augusto Di Bastiano (Risk Management Unit – ECHA – Helsinki)
Presentazione – A. Di Bastiano
Adempimenti normativi recenti relativi all’utilizzo di sostanze e miscele pericolose nel comparto sanitario
Ludovica Malaguti Aliberti (Centro Nazionale delle Sostanze chimiche – ISS – Roma)
Emma Incocciati (INAIL- ConTARP)Presentazioni – L. Malaguti Aliberti – E. Incocciati
Il significato dei valori limite d’esposizione professionale per gli agenti chimici pericolosi e gli agenti cancerogeni e mutageni in raffronto ai DNEL e DMEL
Raffaella Butera (Toxicon – Pavia)
]Presentazione – R. Butera
Strategie di misurazione e di valutazione dell’esposizione agli agenti chimici in ambito sanitario
Danilo Cottica (Centro Ricerche Ambientali – Fondazione Salvatore Maugeri – I.R.C.C.S. Pavia)
Presentazione – D. Cottica
La nuova valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi, cancerogeni, mutageni nei luoghi di lavoro della sanità
Daniele Tovoli (Azienda USL di Bologna – Regione Emilia-Romagna)
Le misure di gestione del rischio dell’uso delle sostanze chimiche in sanità
Franco Pugliese (Associazione Italiana Responsabili e Addetti Servizi di prevenzione e Protezione in Ambiente Sanitario – Azienda USL di Piacenza – Regione Emilia-Romagna)
Paolo Giuliani (Associazione Italiana Responsabili e Addetti Servizi di prevenzione e Protezione in Ambiente Sanitario – Azienda USL di Modena – Regione Emilia-Romagna)
Presentazioni – P. Giuliani – F. Pugliese
IL REACH e il CLP nelle Aziende Sanitarie Pubbliche. Un progetto in ambito SDS
Milva Carnevali, Corrado Scarnato (DSP Azienda USL di Bologna)